L'Obesità è una malattia da cui si può guarire
Una completa raccolta d’informazioni per chi inizia o ha già intrapreso un percorso di conoscenza e di lavoro sul proprio corpo, per migliorare la qualità della vita.
L'Obesità è una malattia da cui si può guarire
Una completa raccolta d’informazioni per chi inizia o ha già intrapreso un percorso di conoscenza e di lavoro sul proprio corpo, per migliorare la qualità della vita.

Iris Zani Presidente
Mi chiamo Iris, convivo con obesità da dopo la prima gravidanza. Da ragazza ero solo sovrappeso e già in quella condizione non ero felice. Era più una questione psicologica di disagio che non un vero problema di salute.
Con la prima gravidanza tutto cambia, il mio metabolismo non risponde più a nessun metodo di cura per molti anni, portandomi a obesita grave di 3° grado oltre ad essere sempre più infelice all’interno di un corpo che non sentivo più mio.
Dopo la seconda gravidanza affrontata con un peso davvero importante mi avvicino alla chirurgia bariatrica ma ho fin da subito diversi problemi che mi portano a cercare informazioni sul web da poco da me conosciuto.Riscontro che vi siano poco informazioni e che i pazienti si avvicinassero alla chirurgia bariatrica poco informati.
Nasce l’idea della creazione di un sito web, di un forum di scambio informazioni e di un’associazione che chiede ai professionisti di darci maggiori informazioni possibili dei metodi di cura e non solo chirurgici.
Io nel frattempo vengo operata più volte nel corso di questi 17 anni e i risultati ottenuti con grande sacrificio cerco di mantenerli il più possibile mediante una sana alimentazione, acquisita negli anni e attività fisica concigliata con la sopraggiunta malattia: la fibromialgia.
Ho vissuto da adolescente quello che è proprio discriminazione del diverso: essere più grande, più alta e anche più grossa dei coetanei è stato motivo di profondo disagio soprattutto fino a quando ho vissuto in una piccola cittadina montana.
A 20 anni ho deciso di trasferirmi in una grande città come Milano dove la gente ti ignora e quindi non ti guarda con occhi curiosi ma soprattutto mi ha offerto la possibilità di cura.
Oggi a 55 anni non sono magra e neppure una super obesa e posso vivere molto meglio non avendo altre grosse patologie correlate all’obesità e desidero con il mio lavoro aiutare tante persone a trovare il giusto metodo di cura al loro problema di obesità.
Mi occupo dunque di obesità dunque da quasi 20 anni e ci convivo da sempre e ritengo di poter essere di aiuto perché conosco il problema approfonditamente soprattutto sotto l’aspetto psicologico.
Gestisco il GRUPPO DI MUTUO AUTO AIUTO dal 2012 e con i pazienti che si sono susseguiti negli anni ho potuto apprendere le dinamiche e problematiche che circondano la malattia. Il gruppo è un sostegno nel percorso di cura e io stessa beneficio degli effetti positivi frequentandolo.

POLICLINICO SAN PIETRO (BG) OSPITA“CHIAVE DI SVOLTA” LA MOSTRA FOTOGRAFICA ITINERANTE SULL’OBESITÀ
È stata inaugurata ufficialmente il 31 marzo sorso al Policlinico San Pietro (Ponte San Pietro, BG) la mostra fotografica “ Chiave di svolta” Storie e percorsi di persone con obesità”.

Il progetto, realizzato dall’Associazione Amici Obesi Onlus, attraverso gli scatti di Stefano Barattini e le narrazioni raccolte da Daniela Consonni, ha come obiettivo richiamare l’attenzione sul fatto che l’obesità si può, e si deve, combattere. Durante l’evento interverranno: il dott. Pier Paolo Cutolo, Responsabile dell’Unità Operativa di Chirurgia Bariatrica del Policlinico San Pietro, Iris Zani,Presidente di Amici Obesi Onlus, Daniela Consonni, curatrice dell’iniziativa, Stefano Barattini, fotografo della mostra, oltre ad alcuni pazienti che hanno partecipato al progetto e porteranno le loro esperienze dirette. Nella hall del Policlinico San Pietro, attraverso immagini e biografie, vengono raccontate storie toccanti di persone con obesità che sono riuscite a riprendere in mano la loro vita, anche grazie a percorsi di chirurgia bariatrica e la loro lotta contro lo stigma del peso.
“È per noi un piacere ospitare una delle tappe della mostra itinerante di Amici Obesi, Associazione di pazienti, da anni impegnata nella battaglia per il riconoscimento politico e sociale dell’obesità come malattia alla quale ci lega un rapporto di collaborazione e stima reciproca. Le associazioni di pazienti con obesità si pongono come valido supporto informativo ed emotivo per tutti i pazienti, soprattutto per quelli che non possono contare su un contesto di supporto familiare e sociale adeguato” sostiene il dott. Cutolo che, insieme al suo team multidisciplinare composto da dietisti, psicologi e internisti, accolgono la persona, la preparano e la guidano in un percorso di recupero funzionale globale. “L’obesità è una malattia in grado di portare a un peggioramento della qualità e della aspettativa di vita. Spesso si colpevolizza il paziente con obesità come causa dei suoi stessi mali; in realtà, la malattia ha cause multifattoriali tra cui rientrano fattori genetici oltre che sociali, ambientali e psicologici.
Il vissuto dell’obeso può essere costellato da traumi emotivi che hanno bisogno di adeguato supporto psicologico. Lo stigma sociale che accompagna il paziente con obesità fin dalle prime fasi di vita è spesso concausa dell’aggravamento della malattia. C’è bisogno di maggiore consapevolezza nella società civile che il paziente obeso è bisognevole di aiuto e non di giudizio”.
“Rompere il silenzio sull’obesità è un primo passo per creare una comunità non giudicante e sensibile” gli fa eco Iris Zani, presidente di Amici Obesi. “I partecipanti protagonisti della mostra ci hanno messo la faccia e hanno raccontato frammenti della propria vita, talvolta anche intimi e profondi per aiutare altre persone con problemi di peso che si trovano nella stessa situazione, nella speranza che possano trarne conforto e stimolo per un cambiamento e una rinascita. È la continua ricerca di contatto umano che si vuole preservare sfatando i pregiudizi sociali e mandando al contempo messaggi positivi: sia verso chi non conosce questo mondo sia verso chi sta combattendo per riprendere in mano la propria vita”.
Il progetto fotografico pone infatti l’accento sulla “chiave di (s)volta” che le persone faticano a trovare per innescare un cambiamento, quel cambiamento che imponga di uscire dalla zona di comfort e che permetta di rinascere e riconoscersi come persona nuova. “L’obesità non è un fatto solo di numeri sulla bilancia ma nasconde aspetti di sé che la persona con riconosce e non riesce a gestire: la persona con obesità divora le sue emozioni, ne ha paura, ha bisogno di aiuto e spesso non lo sa.
La mostra itinerante testimonia come la malattia dell’obesità porti a un peggioramento della qualità e delle aspettative di vita, interferendo nella sfera lavorativa, intima, sociale e di realizzazione di sé; vuole disinnescare il meccanismo di disapprovazione sociale e promuovere, invece, una visione meno superficiale dell’obesità quale malattia che merita lo stesso rispetto e lo stesso accesso alle cure delle altre patologie croniche” conclude Daniela Consonni.
Chiave di Svolta
Storie e percorsi di persone con obesità

Chi siamo
Perseguiamo esclusivamente finalità di solidarietà sociale.
Lo scopo della nostra Associazione è quello di svolgere attività nel settore dell’assistenza sociale e socio -sanitaria nei confronti di soggetti affetti da obesità e/o disturbi dell’alimentazione.
La nostra missione
Insieme Amici Obesi no profit nasce nel 2005, per colmare le esigenze informative sull’obesità in quanto malattia non ancora istituzionalmente riconosciuta e sui possibili percorsi di cura per affrontarla.
Si trasforma in AMICI OBESI ONLUS nel febbraio 2015
L’Associazione AMICI OBESI da voce ai pazienti che vivono con obesità.
Come ritrovare la consapevolezza del proprio corpo. Intervista all’Associazione Amici Obesi

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Telefono ed email
cell: +39-329-213-6641
email: info@amiciobesi.it
Calendario
24 Settembre 2022
ore 18 Inaugurazione
Mostra Fotografica di Stefano Barattini
FAQ Amici Obesi
L'obesità è una malattia?



Marina Biglia – Ex -Presidente
Marina Biglia è stata Presidente della nostra Associazione dal 2008 al 2018 e l’ha fatta diventare grande. Le piaceva dire che “l’obesità è una malattia, una malattia da cui si può guarire”.
Dopo la prematura scomparsa di Marina, Iris Zani ha preso il timone dell’Associazione.
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Hanno bisogno del tuo aiuto
Loro hanno cambiato vita.. in meglio
Mi chiamo Franco ho 53 anni e ho vissuto la mia vita nell’ obesità.
Nel 2015, tramite il Dottor Lovera sono stato ricoverato alla clinica San Luca di Pecetto torinese.
A dicembre sono stato ricoverato a Ponte San Pietro per 20 giorni di riabilitazione nutrizionale e operazione di sleeve. La gastroscopia mi trova una forte gastrite. Operazione sospesa e iniziata la cura.
A febbraio 2016 ho fatto la sleeve ad un peso di 180 kg, nel 2017 ho raggiunto il peso forma di 95 kg.
Dai 95 Kg oggi mi dedico a cosa non avevo mai fatto: fare 30 km senza fatica, andare in palestra o fare passeggiate in montagna.
“Ho sempre sognato di correre. Un momento prima ero in una nebbia scura. Un momento dopo, correvo. Rapido. Leggero.”
“Mi chiamo Nadia e questa è la mia storia, il mio percorso, la mia rinascita!”